Casa Speranza si avvale di diverse figure professionali organizzate nel seguente modo:
Presidente: Dr. Ing. Po Andrea
Vice-presidente: Sig. Campana Tullio
Amministrativo: Rag. Munari Vittorio
E' il responsabile del servizio e della gestione interna. Si occupa in particolare del coordinamento di tutte le figure professionali (addetti all'assistenza, operatori socio-sanitari, infermieri, fisioterapista e animatore) ed è il garante dell'integrazione professionale finalizzata al benessere e alla qualità di vita dell'anziano residente. E' il referente per i famigliari degli utenti e per il distretto di appartenenza. Assicura il regolare funzionamento dei servizi.
Responsabile: Vignoli Maria Grazia
Responsabile addetto all'assistenza collabora con il coordinatore, verifica e "filtra" le esigenze e richieste dell'ospite e dei suoi famigliari, controlla la qualità del servizio, predispone incontri di equipe e di formazione del personale.
Responsabile: Fontana Elisabetta
Il Medico della struttura è un Medico di Medicina Generale (medico curante) che presta la propria attività all’interno della struttura secondo accordi e contratto diretto con l’Azienda USL . L’assegnazione alla struttura viene fatta secondo criteri concordati fra le diverse organizzazioni aziendali e rappresentative dei professionisti medici.
Responsabili: Dr. Capelli Oreste e Dr. Biondi Guido
L’infermiere è il responsabile del setting per la salute dell’anziano. In raccordo con il medico, programma le visite ordinarie degli anziani per un’apposita azione preventiva e gestisce gli eventuali casi di urgenza. E’ responsabile della tenuta documentale della situazione sanitaria dell’anziano e ne cura la somministrazione dei farmaci prescritti. Collabora e si interfaccia quotidianamente con l’attività assistenziale ed è riferimento per i famigliari per risposte generali sullo stato di salute del proprio congiunto.
Responsabili: Baroni Sara, Cerberi Monica, Dallari Alessandra, Pedrazzini Francesca.
Coordinatrice: Canovi Roberta.
Il Fisioterapista è una figura laureata che valuta, anche attraverso la somministrazione di opportuni test, le autonomie residue e indica gli interventi necessari per il recupero o il mantenimento delle stesse. Valuta la necessità della dotazione e dell’uso degli ausili personali e le modalità della movimentazione degli ospiti, per agevolare le autonomie dell’anziano e tutelare la sicurezza anche degli operatori. Partecipa alla formulazione del Progetto Assistenziale Individuale. Con l’animatrice di struttura individua i partecipanti ai gruppi di psicomotricità, ginnastica dolce e nell’individuazione di laboratori idonei all’obiettivo del mantenimento delle abilità motorie.
Responsabile: Dr. Anceschi Alessandro
E’ la figura che più di ogni altra è in contatto con l’anziano e i suoi bisogni, favorendone il benessere e la cura della persona nonché promuovendone l’autonomia. Assicura la movimentazione, l’igiene e la cura degli ospiti, li supporta nell’alimentazione, assistendoli durante l’intera giornata. L’operatore socio assistenziale attraverso l’osservazione dell’anziano raccoglie tutti gli elementi necessari per concorrere all’elaborazione del Piano Assistenziale Individuale e rispondere così ai bisogni individuati sia espressi che non espressi della persona. Nella sua attività opera garantendo la collaborazione con l’infermiere per la parte di cura, con il fisioterapista per quella riabilitativa e con l’animatrice nella realizzazione dei momenti di socializzazione. Supporta la RAA e partecipa attivamente all’attività di verifica dei progetti assistenziali, proponendo miglioramenti e strategie operative. Con i famigliari degli anziani mantiene rapporti e relazioni di collaborazione e interlocuzione per gli ambiti e competenze proprie
L’animatore è il professionista della conoscenza più profonda dell’anziano. Ripercorrendo storie di vita o esperienze significative dell’anziano e osservandone interessi e abilità, progetta e mette in atto azioni e attività in grado di stimolare le capacità residue dell’anziano - cognitive o manuali o sensoriali - dare “senso” alla vita di tutti i giorni e promuovere relazioni sia interne alla struttura che esterne mantenendo i legami esistenti e immettendo valore e significato nelle azioni quotidiane. L’animatore partecipa all’ elaborazione del piano Assistenziale Individuale e si occupa anche della socializzazione e dell’intrattenimento, organizzando eventi e momenti ludici in cui gli anziani diventano partecipi delle opportunità che il territorio offre o di iniziative che rispondono a loro interessi o curiosità. In accordo con il fisioterapista promuove laboratori in cui rinforzare il mantenimento delle capacità residue soprattutto per gli arti superiori, la ginnastica dolce e la psicomotricità di gruppo.
Responsabile: Giannini Leda
Sono addette alla preparazione dei pasti e alle diete personalizzate nella cucina interna della struttura.
Rresponsabili: Magnoni Romana e Bicciato Marina
Si occupa della pulizia e igiene degli ambienti e suppellettili.
La guardarobiera, in relazione al piano assistenziale individuale, si occupa della cura del vestiario degli anziani e concorre alla realizzazione di interventi personali per il mantenimento delle capacità residue dell’anziano. Nel compiere la propria attività supporta le operazioni di cura dell’anziano e collabora nel fornire gli strumenti necessari per gli interventi assistenziali e la realizzazione di progettualità comuni alla struttura. In particolare, per il coinvolgimento degli anziani in attività di cucito o di sartoria, collabora con l’ animatrice con cui realizza appositi laboratori.